giovedì 1 marzo 2018

Il Cipresso Experience. Il Prezioso Universo del Moscato di Scanzo DOCG.



"Tra i tuoi molti amatori,
furon già i Guelfi predatori
(proprio in Scanzo 
di cui sei vanto)
che a carri di te fecero bottino,
 sapendoti, Moscatello, eccelso vino
dai profumi dei migliori passiti
grande anche con gli accosti più arditi..."

(Ella Dentella, poetessa, attrice, sommelier)


Sono un'oasi di pace e bellezza le colline di Tribulina di Scanzorosciate, raccolta e suggestiva località a pochi chilometri dal centro di Bergamo. 
L'Azienda Agricola Il Cipresso si trova qui, in questa suggestiva fascia collinare punteggiata dai vigneti che da venticinque anni crescono nella proprietà, disegnando uno scorcio di rara bellezza.
La magnifica villa colonica seicentesca, cuore pulsante dell'azienda, è stata acquistata nel 2003 dalla Signora Angelica Cuni insieme al marito Alfonso e svetta sui sette ettari di vigne esposte a sud. 
Qui vengono coltivate con profondo amore e passione le uve votate alla produzione di un magnifico Moscato di Scanzo DOCG e di sorprendenti Valcalepio Rosso DOC e Valcalepio Bianco Doc. Tra le novità in cantiere c'è l'imminente produzione di due vini tradizionali del territorio.
I tre ettari di vigneto recentemente impiantati, infatti, hanno accolto due vitigni autoctoni bergamaschi: l'Incrocio Manzoni 6.0.13 (Pinot Bianco e Rieslin Renano) (Barbera per Cabernet Sauvignon) e l'Incrocio Terzi n.1, destinati alla nuova DOC Terre dei Colleoni.
Dall'appassimento e dalla vinificazione dei grappoli a bacca rossa raccolti si ottiene il magnifico Moscato di Scanzo DOCG, unico moscato a bacca rossa esistente, un nettare dolce ed avvolgente come il territorio in cui viene prodotto e dal quale prende il nome.










Serafino Moscato di Scanzo DOCG , blasonato passito orgoglio dell'azienda e straordinario vino da meditazione, è stato il protagonista di una sorprendente esperienza sensoriale e di una raffinata degustazione, alla quale, insieme ad altre colleghe blogger, ho avuto il grandissimo piacere ed onore di partecipare lo scorso fine settimana. 










L'Esperienza Sensoriale e la Degustazione

Nell'elegante sala di ricevimento che accoglie gli ospiti della struttura e sotto la preziosa guida di Sergio Cantoni, Enologo e Direttore del Consorzio Tutela Valcalepio, abbiamo intrapreso un percorso sensoriale molto interessante. Un sorprendente blind tasting, infatti, ci ha portato a riconoscere, in purezza, la gamma aromatica che contraddistingue il Moscato di Scanzo DOCG
Rosa Canina, Salvia, Confettura di Prugna, Cannella e Pepe Nero gli aromi che hanno deliziato il nostro olfatto.









Il sapore dolce ed aromatico del Moscato di Scanzo DOCG si sposa alla perfezione con i dolci, in particolar modo con la pasticceria secca o con formaggi dal sapore deciso come il gorgonzola o il Blu di Capra. Più insolito l'abbinamento con il cioccolato, solitamente accostato a vini fortificati.
La degustazione di quattro preziose annate in abbinamento a differenti tipologie di cioccolato fondente, ha inizio con l'incontro tra un 2013 di straordinaria limpidezza e dal color rosso rubino con sfumature granate (conferitegli dai due anni in bottiglia) e cioccolato fondente al 55%.
In questo assaggio, le sensazioni olfattive vengono avvertite una ad una: quella floreale, conferita dalla rosa, è netta.
La confettura di prugna si rivela in maniera importante. Immediatamente dopo, ecco la cannella, poi un netto sentore di sottobosco, con il tipico profumo che si avverte dopo la pioggia. 
Morbido e dal finale asciutto, il Moscato di Scanzo Il Cipresso Serafino lascia la bocca pulita. Con l'assaggio del cioccolato fondente al 55% non è più il sentore floreale a presentarsi per primo ma quello della confettura di prugna.










Ancora in abbinamento con il cioccolato fondente al 55%, l'annata 2012 (imbottigliata nel 2015) che degustiamo ad una temperatura di 17°/18°, più alta rispetto a quella classica di 14°/15°.
Il colore limpido di questo Moscato è un rubino meno violaceo.
All'olfatto, la rosa è più pulita, più netta. L'aroma della salvia è meno invadente. 
Confettura e cannella regalano profumi più puliti. Il pepe nero non viene avvertito.





L'Enologo Sergio Cantoni, preziosa guida 




Il Moscato di Scanzo DOCG 2011 (imbottigliato nel 2014) è limpido e dal color rubino tendente ad una sfumatura occhio di pernice (rosso cupo carico).
All'olfatto prevale la salvia, meno il sentore di rosa canina, poco percepibile la confettura.  
Le sensazioni speziali sono più decise. In bocca è armonico, amaro e dolce al contempo.












La degustazione dell'annata 2007, imbottigliata nel 2010, regala un Moscato rosso cupo tendente al marrone, ma ancora vivo e limpido.
Morbido e rotondo in bocca, all'olfatto presenta un preponderante sentore di confettura e, come  profumi terziari, la cannella con il cacao come nota finale. Il pepe nero si avverte nettamente.
Con l'abbinamento al cioccolato fondente 61% la cannella è meno percepibile.
Vino molto persistente, lungo, l'annata 2007 è l'essenza del Moscato di Scanzo DOCG.















Il Moscato di Scanzo DOCG 2003, abbinato al cioccolato fondente 70%, chiude la degustazione.
Rosso molto cupo, quasi marrone e leggermente torbido.
All'olfatto non si percepiscono più le sensazioni primarie come la rosa e la confettura di prugna. 
Il sentore di pepe nero è piuttosto forte e la sensazione finale è quella regalata dalla salvia.
Un vino da meditazione perfetto.











La speciale giornata a Il Cipresso è proseguita con un ricchissimo buffet allestito negli eleganti locali del nuovo show room dell'azienda, nel quale sono esposte le raffinate confezioni regalo.












Una ricchissima varietà di eccellenze del territorio bergamasco ha allietato le nostre papille gustative.













Molto varia la gastronomia del territorio che abbiamo avuto il piacere di gustare: Scarpinocc de Parre (ravioli dal ripieno di magro), Polenta accompagnata da luganega, pesce essicato di lago e dagli eccezionali formaggi dalle terre orobiche: Strachitunt DOP, Stracchino del Monte Bronzone DOP stagionato e fresco, Taleggio DOP, Blu di Capra.














Il fine pasto ha avuto come protagonisti la classica Polenta e Osei, i raffinati cioccolatini ripieni di Grappa di Moscato di Scanzo e la Colomba Pasquale al Moscato di Scanzo DOCG, delizia che già guarda alle prossime festività.













Il tutto è stato ovviamente accompagnato dagli ottimi vini prodotti dall'azienda. 
Non solo Moscato di Scanzo DOCG, ma anche Valcalepio Bianco DOC,Valcalepio Rosso DOC, Valcalepio Rosso Riserva DOCIl Cipresso Alberico (spumante dolce rosso ottenuto dalle uve del Moscato di Scanzo DOCG) e le Grappe Matilde e Antonia, prodotte dalla distillazione delle vinacce del Moscato di Scanzo.











Il pomeriggio al #IlCipressoExperience è proseguito con una suggestiva passeggiata tra i vigneti incastonati nel cuore delle colline di Tribulina di Scanzorosciate e che abbracciano la villa seicentesca, cuore pulsante dell'azienda.









L'Azienda Agricola Il Cipresso è stata completamente rinnovata nel 2017. 
La cantina, prezioso gioiello della struttura, è dotata di vasche in acciaio di diverse capacità ed è stata completamente rimodernata facendo riferimento  ai criteri più evoluti.
La temperatura e l'umidità dell'impianto di appassimento vengono controllate grazie ad un sistema innovativo, in modo da preservare la gamma aromatica primaria delle uve di Moscato di Scanzo.










Ordinati e perfetti tutti i locali, sia quelli dedicati alla pigiatura e alla vinificazione, sia quelli in cui avviene l'invecchiamento in grandi botti di rovere. 
L'atmosfera, davvero di charme, è perfetta per degustare i vini più invecchiati de Il Cipresso.










La vendemmia 2018 segnerà una data storica per la filosofia dell'Azienda. 
Dopo tre anni di riconversione, infatti, da quest'anno la produzione sarà completamente biologica.
Una scelta che nasce dall'amore profondo e dal rispetto per il territorio che anima l'impegno professionale di Angelica, del marito Alfonso, del figlio Cristian, della compagna Roxana e di tutti i collaboratori de Il Cipresso.












Serafino Moscato di Scanzo DOCG è stato insignito di numerosi riconoscimenti, tra i quali il premio  Rosa d'Oro Viniplus 2017 assegnato dall'Associazione Italiana Sommelier per quanto riguarda l'annata 2012. 
L'assegnazione della Rosa Camuna d'Oro tiene conto della coerenza produttiva delle realtà aziendali, specie se orientata alla valorizzazione del vitigno, della tipologia del vino e della zona di produzione.
Nel novembre del 2017, Serafino ha meritato il premio Maestri del Gusto 2017  ed è stato pertanto selezionato per rappresentare il meglio dell'Enogastronomia Italiana a Gourmarte 2017






La Signora Angelica Cuni, titolare de Il Cipresso, 
con il marito Alfonso Esposito




Il Moscato di Scanzo DOCG


La più piccola DOCG italiana è un Moscato Passito a bacca rossa ottenuto da un vitigno autoctono coltivato in un terreno di soli 31 ettari di territorio collinare esposto a sud.
Le sue uve sono rese uniche dal microclima locale e dalla particolare forma rocciosa sulla quale vengono coltivate.
Il Sass de Luna, infatti, è una formazione rocciosa che assorbe calore durante il giorno. Un calore che, durante le ore notturne, viene diffuso alle coltivazioni, definendone così le caratteristiche.
La produzione è molto limitata per cui il Moscato di Scanzo DOCG viene considerato un prodotto esclusivo e di nicchia.
Vino di gran pregio, è ottenuto dall'omonimo vitigno coltivato esclusivamente nel comune di Scanzorosciate, in provincia di Bergamo. 
La vendemmia si svolge tra la fine di settembre e la metà di ottobre. Le uve meticolosamente selezionate vengono poste in appassimento per un minimo di 21 giorni. Il processo avviene posizionando i grappoli su graticci, oppure in apposite cassette in ambienti ventilati o termocondizionati, in modo da controllarne l'evoluzione e per evitare la formazione di muffe.
Il Disciplinare di Produzione prevede che il vino, per almeno due anni, rimanga in vasche d'acciaio in modo da affinare le sue qualità e successivamente conservato in bottiglia, in condizioni favorevoli e per diversi anni.
Le prime notizie scritte relative al Moscato di Scanzo risalgono al 1347, quando il letterato e giurista Alberico da Rosciate manifestò nel suo testamento il desiderio di lasciare in eredità una certa quantità di Moscato prodotto nel bergamasco.
Il vino iniziò ad ottenere una certa notorietà a partire dal 1600 e presto fu considerato un vino esclusivo, molto apprezzato anche al di fuori dei confini orobici e nazionali.
Alla fine del diciottesimo secolo, il pittore bergamasco Giacomo Quarenghi, chiamato alla corte di Caterina II,  fece dono del prezioso elisir all'imperatrice di Russia che ne fu immediatamente conquistata.
Il Moscato di Scanzo ha ottenuto la DOCG nel 2009, la prima nella provincia di Bergamo e la quinta in Lombardia





Gli eventi dell'Azienda Agricola Il Cipresso


Domenica 18 marzo 2018 l'Azienda Agricola Il Cipresso aprirà le porte della Cantina dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18 per una serie di degustazioni di vini, grappe ed assaggi di cioccolatini. Imperdibile la possibilità di gustare ed acquistare la speciale Colomba Pasquale al Moscato di Scanzo DOCG.









3 commenti:

  1. Cara Maria Grazia, i nostri vini sono famosi in tutto il mondo, se parliamo del Moscato, troviamo di tante variazioni dallo spumante e dal dolce...
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio, qui continua il gelo, e con un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Davvero un patrimonio ricchissimo di eccellenze il nostro, Tomaso! Anche in Liguria una incredibile ondata di freddo. Questa sera sta cadendo pioggia ghiacciata e sferza un vento freddissimo. Ma rispondiamo con un sorriso, caro amico mio :) Un grande abbraccio e grazie di cuore.

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  2. Poco noto è un autentico vino da meditazione

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Grazie per i pensieri ed il tempo che mi dedicate.
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